Le ali per volare… verso il “Sogno”

Il momento è cruciale, il cammino è sempre più corto, si inizia ad intravedere la meta. Poche parole, concetti chiari e scolpiti a fuoco nell’animo rossonero di ognuno di noi, che se potessimo salteremmo con un balzo pasque, pasquette, colombe, gite fuori porta e feste di qualsivoglia fatta per arrivare subito a maggio e strappare con orgoglio ciò che ci manca dal 2004 dalle maglie dei mai così odiati vicini di casa (perchè noi, di cugini, non ne abbiamo!). Ma… Si, perchè ormai lo sappiamo, nella vita, in quella di tutti, c’è sempre un maledetto ‘ma’ che ci costringe a pensare e non abbandonarci a ciò che ci rende subito felici. Questa volta il ‘ma’, come ad ogni primavera che si rispetti, è costituito dall’incognita condizione fisica. Nel nostro campionato ci sono alcune certezze, non tantissime, forse solo tre: vince chi prende pochi gol, chi a marzo si ritrova attaccato alle posizioni di testa (e fino a qui siamo messi più che bene…) e, di questi, chi negli ultimi due mesi di campionato corre più degli avversari.

Ecco caro Milan, cari fratelli rossoneri, adesso è arrivato il momento di volare! E per volare, non lo scopro certo io, servono le ali. Come la storia ci sa raccontare bene gli ultimi scudetti targati Ac Milan sono arrivati anche grazie al contributo eccezionali degli uomini delle corsie laterali. Guglielminpietro, meteora esplosa nella seconda parte della stagione 98-99, fu una delle frecce più acuminate dell’arco a disposizione di Zaccheroni, Serginho e Cafù, senza dimenticare Giuseppe Pancaro, ci trascinarono nel 2004 a vincere il diciassettesimo tricolore. La vitalità sulle fasce è sempre stata in grado nei finali di stagione di mettere alla frusta avversari stanchi e in calo fisico, e può essere anche in questo rush finale un’arma potente ed efficacissima. Certo, il Milan 2010-2011 targato Allegri non ha tra i suoi punti di forza gli esterni, ma mai sottovalutare ciò che si ha sotto mano perché può nascondere piacevoli sorprese.

Abate sta mostrando grandi segni di progresso e sotto l’aspetto dinamico è di certo uno dei più dotati della rosa, Oddo ha dimostrato di attraversare un buon momento di forma e chi si sarebbe aspettato di rivedere in campo Jankulovski ad un buon livello come lo stiamo apprezzando da due settimane a questa parte? Come detto, amici milanisti, non snobbiamo nulla, perchè tutto può contribuire alla causa. Ma un altro uomo potrebbe portare nuova linfa sulle fasce, entrambe le fasce, ed è Gianluca Zambrotta. Da molti è stato posto nel dimenticatoio, non se ne parla più, ma il suo recupero procede ed è un uomo che, se recuperato a pieno, potrebbe portare freschezza ed esperienza, doti che in un finale di campionato concitato potrebbero risultare preziosissime.

In ultimo, ma solo in ordine casuale, c’è Antonini che sta vivendo una stagione di alti e bassi dovuti soprattutto ad una condizione fisica non sempre ottimale e ad una flessione forse quasi fisiologica dopo il primo anno al Milan, quello scorso, in cui è risultato essere forse il migliore di tutta la rosa per continuità ed impegno. Le sue capacità le conosciamo e quindi sappiamo che può dare un apporto significativo in fase di spinta con la sua grande generosità nelle sovrapposizioni. Sono le nostre ali, quelle che possono far decollare questo Milan là dove è giusto che stia: sono loro che probabilmente, insieme ad Ibra, Pato e Robinho, avranno tra i piedi i palloni giusti per farci toccare il cielo con un dito.

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