Sarà per il nuovo taglio di capelli oppure per la comparsa di quella barba incolta, ma il Marek Jankuloski che abbiamo visto soprattutto contro Napoli e Juventus sembra lontano anni luce dal giocatore dell’ultimo Ancelotti e di Leonardo. Coraggio, grinta, voglia di mettersi in mostra e, aggiungiamoci, anche tanta dedizione al lavoro. Perché non è facile allenarsi al 100% pur sapendo che la domenica verrai spedito sistematicamente in tribuna o, se sei fortunato e un tuo compagno prende il raffreddore, in panchina.
Si è comportato non solo da professionista, il numero 18 rossonero, mantenendo un fisico impeccabile, ma anche da milanista, quando nel gennaio dello scorso anno si è reso protagonista del grande rifiuto: “Voglio chiarire che Marek non è in rotta con la la società rossonera. E non è vero che lui rifiuti tutte le destinazioni che gli vengono proposte – aveva rivelato il suo agente –. La verità è una sola: a gennaio disse di no all’Inter perché lui ha il Milan nel dna“.
A fine stagione, salvo ultimi ripensamenti, Marek tornerà a casa, nella sua amata Repubblica Ceca dove concluderà una carriera fatta di tanta Italia. Non sarà il nostro futuro e spesso, nel passato, ci avrà fatto penare con qualche sbilenca diagonale difensiva, tuttavia sarebbe bello che tutti i milanisti si ricordassero di queste partite e del comportamento tenuto da questo gregario ormai da tempo emarginato, se non escluso, dal progetto Milan. Ma ricordate: un vero amico si vede nel momento del bisogno.
Grazie, Marek.