ABBIATI 6 – Prova scialba la sua, non è quasi mai chiamato in causa come ormai accade spesso, ma tutto questo non basta. Inattivo
ABATE 6.5 – E’ sempre il solito pendolino, ma se lì davanti non la mettono dentro, lui può poco. Grande prova anche in fase difensiva. Confermato
NESTA 5.5 – Il voto è frutto di alcune imprecisioni soprattutto nel primo tempo: Crouch tende un pò troppo a sbracciare in aria, ma lui non demorde. Impreciso
T. SILVA 6.5 – Un bel difensore e questo non lo scopriamo certo ora, come il suo compagno subisce i continui falli di Crouch, ma resiste. Baluardo
JANKULOVSKI 6 – Anche lui si conferma ad alti livelli, tiene bene su Lennon anche aiutato da Boateng. E’ così che prende un giallo speso benissimo per evitare un contropiede. Combattente
– Dal 70′ ANTONINI 6 – Prova a spingere, ma non riesce a incidere. Sei politico
SEEDORF 7 – Riesce a gestire con grande maestria il gioco rossonero, ma è troppo lontano dalla porta per incidere con i suoi fantastici tiri. Offre anche una bella mano in difesa. Professore
FLAMINI 5.5 – Ogni volta che tocca il pallone viene bombardato di fischi: non perde la calma, ma non offre nemmeno la consueta corsa. Spaesato
– Dall’87’ STRASSER s.v.
BOATENG 6 – Con una caviglia gonfia fa quello che può, combatte per tutto il primo tempo nonostante Sandro sin dal 1′ minuto provi a stuzzicarlo proprio sul suo ‘tallone d’Achille’. Stakanovista
– Dal 76′ MERKEL 6 – Entra e si vede la freschezza dei 20 anni: prova a dare la scossa, ma il pallone non vuole proprio entrare. Speranza
PATO 5.5 – Forse dei tre lì davanti è quello più in palla: aveva promesso di portare il Milan ai quarti ma non ce l’ha fatta. In casa degli Spurs non vuole far male. Educato
ROBINHO 5 – Un giocatore che non si risparmia, fa la spola tra centrocampo e attacco ma a lui si chiedono più dribbling e soprattutto di non mangiarsi tutti quei gol. Affamato
IBRAHIMOVIC 4.5 – I cugini ci avevano avvertito: in Champions League, Zlatan non sa incidere. E infatti non lo fa. Irriconoscibile
In grassetto il migliore
ALLEGRI 6 – Fa quel che può con una squadra che a gennaio è stata chiaramente rinforzata in funzione del campionato. Da rimproverargli solo l’aver fatto stremare Boateng che zoppicava già da qualche minuto. Incolpevole