Ibišević, l’amico di Dzeko

Sono passati quasi tre mesi da quando  il Borussia Dortmund non faceva più parlare di sé negativamente. Per questo motivo gli onori della cronaca per “l’uomo da retrocopertina della settimana” spettano di diritto a Vedad Ibišević. L’attaccante bosniaco dell’ Hoffenheim è l’autore del gol che ha fermato gli uomini di Klopp al Rhein-Neckar-Arena (Hoffenheim-Borussia 1-0) per la terza volta in campionato. Ibišević insacca per la quindicesima volta una delle difese più forti in Europa, portando a 7 il suo bottino personale in stagione. Al 18’ minuto del secondo tempo, il numero 19 dei bianco-blu chiede un preciso triangolo con il capitano Beck, inseritosi magnificamente sul versante destro, entra in area e con disinvoltura è lesto a depositare la palla in porta.

“Vedo”, suo diminutivo fin da ragazzino, (nato nel 1984) fa parte della generazione che ha vissuto la dolorosa esperienza della guerra in ex-Jugoslavia. Per questo motivo i suoi genitori decidono di trasferirsi in Svizzera per salvaguardare il suo futuro, dunque proprio lì cresce anche calcisticamente, precisamente nel Basilea.  I suoi genitori per ragioni d’opportunità si trasferiscono nuovamente, ma questa volta cambiano continente:  Stati Uniti. Ibišević completa i suoi studi presso la Roosevelt High School, precisamente a St. Louis(Missouri) e soprattutto riprende la sua attività calcistica. Come prevede la consuetudine americana, nel 2002 il giovane Vedad si iscrive al College della sua nuova città, rifiutando le offerte provenienti dai più blasonati campus universitari. Con la squadra del San Louis debutta nella NCAA, competizione calcistica universitaria americana, mettendo a segno 18 gol in 22 partite, guadagnandosi così la convocazione nell’under 21 bosniaca. Dopo una breve apparizione (3 gol in altrettante presenze) nei Chicago Fire, formazione militante nella MLS, ovvero il massimo campionato statunitense, viene notato e prelevato dal PSG, approdando nuovamente nella vecchia Europa. L’esperienza francese però si rivela fallimentare, perché il talentuoso bosniaco nella stagione 2004-2005 raccoglie una manciata di apparizione, tutte a gara inoltrata (solo 4 presenze). Al termine del campionato, quindi, viene acquistato da Djion, club di Ligue 2. Qui, ha realizzato dieci reti in trentatre partite, ritrovando così la vena del gol. Dopo questa positiva stagione, è arrivata per la chiamata dalla Germania, precisamente dall’Alemannia Aachen, appena promosso in Bundesliga. Stagione amara per il suo club, ma positiva per la sua carriera perché i suoi 6 gol messi a segno in 24 presenze gli valgono la chiamata dell’Hoffenheim, sua attuale squadra. Ha fatto così parte della formazione titolare dell’Hoffenheim che ha conquistato nel 2006-2007, per la prima volta nella sua storia, la promozione in Bundesliga, grazie anche ai potenti mezzi economici del club tedesco.

La sua affermazione arriva l’anno seguente, perché nelle prime quindici partite mette a segno ben 17 reti, portando la sua squadra in vetta alla Bundesliga. Però il suo momento di gloria si interrompe fatalmente nel gennaio del 2009 quando in un amichevole con la sua nazionale si infortuna al legamento crociato del ginocchio destro. Vista la sua stazza possente,189cmx80kg, la riabilitazione era durata più del previsto. Così Ibisevic è potuto rientrare in squadra ad inzio della scorsa stagione, dimostrando di essere pienamente recuperato: 12 reti e11 assistin 34 partite di campionato. Sì, perchè Vedad, oltre ad essere un ottimo realizzatore, è in grado di far segnare con facilità i propri compagni. Proprio per questa caratteristica in tanti l’hanno paragonato addirittura a Zlatan Ibrahimovic. La prossima sfida per Vedo, compagno di reparto di Dzeko, è quella di trascinare la piccola nazione balcanica ai prossimi europei, dopo aver fallito d’un soffio la qualificazione a Sud Africa 2010.

Alessandro D’Auria

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