Fernando Uribe è’ un attaccante abile ad entrare nella zona più calda della metà campo avversaria e nel vivo delle partite. Il venitrenne colombiano è un destro naturale, dotato di un fisico longilineo (181 cm per 74 Kg) il quale gli consente rapidità, fisicità e buon gioco aereo, sfruttando tempismo ed elevazione. Il 22 gennaio scorso ha firmato un contratto quadriennale con il Chievo Verona, indosserà la maglia numero 90. Il costo dell’operazione si aggira intorno ai 940 mila euro, un colpo non molto dispendioso e in prospettiva per l’attenta cenerentola della seria A, a far quadrare i bilanci e a scegliere i nuovi talenti.
Uribe ha mosso i primi passi nel Girardot F.C. ma è con il Deportivo Pereira (la squadra della sua città natia) che si è messo in evidenza: nel 2009 ha realizzato 8 reti in 20 presenze, convincendo l’Once Caldas a chiedere il ragazzo in prestito al Cortuluà, che deteneva ancora il suo cartellino. Con la squadra di Manizales, Uribe conferma le sue doti realizzative e conquista anche la chiamata di Dario Gomez, commissario tecnico della nazionale colombiana: con i Cafeteros debutta il 12 agosto 2010 nell’amichevole disputata a La Paz contro la Bolivia,
Fernando Uribe ha già ampiamente dimostrato le sue grandi doti, tant’è che l’IFFHS (Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, organismo riconosciuto dalla FIFA, ndr), lo ha inserito tra i 15 attaccanti più prolifici del 2010. Il centravanti che i clivensi hanno prelevato dall’Once Caldas è nel giro della Nazionale maggiore ed ha un curriculum realizzativo da goleador di razza: 25 reti in 44 partite con la maglia blanca, di cui 24 in 36 presenze in campionato. Quando segna festeggia in maniera sempre diversa. Mani alle orecchie: per ascoltare le grida del popolo che lo festeggia. Oppure crea con la gestualità delle mani due occhiali immaginari per mettere a fuoco la gente che lo segue nella danza del gol.
Il suo connazionale Mario Yepes, ex difensore del Chievo, ha sponsorizzato caldamente il suo acquisto mettendolo contatto con il ds Giovanni Sartori. Il giovane attaccante alla sua prima conferenza stampa dichiara che “è una buona opportunità quella che mi si presenta, un’occasione importante per la mia carriera. Il Chievo, magari, è una società non molto famosa ma che forma bene e da lì ne escono molti per i grandi club d’Europa. Proprio per questo motivo spero di vivere un grande 2011 e di poter essere convocato anche dalla nazionale colombiana”.
Voleva fortemente l’Italia, la Serie A, che ha seguito con attenzione sin dai tempi in cui sui nostri campi si destreggiava Faustino Asprilla, il suo idolo d’infanzia. Ancora non incondizioni ottimali, siamo in attesa del suo debutto in campionato e curiosi di vedere come reagisce agli stimoli del nostro campionato.