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Fabio Borini, talento “d’oltre manica”

Dopo aver giocato a pochi passi da casa sua, nel Bologna, già dal 2001, quindi appena a 10 anni, nel 2007 Fabio Borini cedette alla corte del Chelsea e, d’accordo con i suoi genitori, decise di cambiare vita e città trasferendosi nel club londinese. Mentre continuava gli studi presso un Istituto tecnico per geometri, nelle giovanili del Blues è subito protagonista, diventando nel 2008-2009 capocannoniere della squadra riserve con 10 goal in 11 partite. Dopo aver fatto il suo esordio in Premier League il 20 settembre 2009, nella gara vinta 3 a 0 contro il Tottenham, la vita a Londra del ragazzino di Bentivoglio si complica un po’ e per il poco spazio in prima squadra e screzi con la dirigenza, il 17 marzo di quest’anno viene ceduto in prestito, fino a fine stagione, allo Swansea City, squadra di Championship inglese. Nonostante una doppietta all’esordio, delle buone prestazioni e ottimi rapporti con Ancelotti e tutto lo spogliatoio del Chelsea, la dirigenza sembra non volergli rinnovare il contratto in scadenza quest’anno. Tante squadre italiane, con il Parma in pole position, stanno cercando di accaparrarsi il giocatore per le annate future. Nato il 29 marzo 1991, Fabio Borini destro naturale, dal fisico asciutto e normolineo è il classico opportunista da area di rigore: freddo sotto porta, innato senso del goal, giusta scelta di tempo nell’attaccare gli spazi. Dal fisico non eccessivamente imperioso, predilige il gioco palla a terra. Reintegrato, dopo un periodo di assenza, in under 21 da Ciro Ferrara, cercherà anche con la magli azzurra di trovare quella maturità giusta per il definitivo salto di qualità. Diviso dall’amore verso il calcio inglese e quello verso la fidanzata che vive in Italia, basa le sue partite sulla concentrazione e la rabbia agonistica, riuscendo ad estraniare nei 90 minuti di gioco tutte le incertezze su suo futuro. Ciò di cui siamo sicuri è che un talento così le società italiane a giugno non dovranno lasciarselo sfuggire.

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redazione