Altro che ‘riparazione’: il valore delle new entry

Il mercato di gennaio ha notevolmente alzato e migliorato il livello tecnico del Milan, portando nuove soluzioni in tutti e tre i reparti di gioco con giocatori di velocità, forza ed esperienza.

Questo ha stupito un po’ tutti, anche noi tifosi, abituati ad un mercato di riparazione poco soddisfacente e produttivo, talvolta quasi nullo; nonostante il nostro primato in classifica si è ritenuto intelligente operare nel mercato italiano ed europeo, con operazioni mirate e poco costose; tutto questo per sopperire ai troppo infortuni accorsi alla squadra nei mesi precedenti alla sosta invernale, a centrocampo soprattutto.

Ecco che il Milan ha così acquistato in breve tempo 5 calciatori : Van Bommel, Cassano, Emanuelson, Legrottaglie e Didac Vilà, sfruttando ancora una volta l’esperienza e l’astuzia di Mino Raiola che ha agito da intermediario in quasi tutte queste nuove operazioni.

Tutte le operazioni, o quasi, sono state a costo 0, non si è dovuto sborsare nulla per il cartellino; grazie a questo ci si è potuti concentrare solo sull’ingaggio e la durata del contratto; questa opportunità è stata colta sia per Van Bommel e Legrottaglie, entrambi in scadenza di contratto, che per Cassano dopo la lite con il presidente Garrone e la sentenza del giudice sportivo.

Van Bommel ha rappresentato l’usato sicuro, il giocatore pronto subito che serviva al Milan dopo l’ennesimo guaio per Pirlo; capitano della nazionale olandese e del Bayern Monaco, Mark ha stupito tutti per la sua disponibilità e la sua efficacia in campo, capace di guadagnarsi la stima di tutti, reduce dalla finale di Champions League e del Mondiale dello scorso anno.

Cassano è stata un’operazione studiata in segreto e costruita in breve tempo, fondamentale una cena tra Galliani e il suo procuratore; battute le concorrenze di Inter e Juve intascandosi così un genio del pallone con un carattere complicato, rischioso e poco consigliabile in quel momento, rischio che il Milan ha voluto correre con risultati fin qui molto buoni.

Emanuelson è arrivato dall’Ajax, il laterale mancino aveva colpito nel doppio confronto in Champions League proprio contro il Milan, per la sua velocità e qualità, potendo rappresentare un’alternativa valida su tutta la corsia sinistra rossonera, certamente non infallibile; dopo poche apparizioni Urby ha mostrato buone cose nella partita interna con il Bari, dimostrando di potersela giocare con tutti con la convinzione di poter essere in grado di aiutare il Milan a vincere qualcosa di importante.

Legrottaglie invece è stato acquistato nelle ultime ore di mercato, scelta un po’ inspiegabile e poco significativa vista l’ampia disponibilità e garanzia in quel reparto, è sembrata una scelta di rincalzo, per fare numero e lo dimostrano i pochissimi minuti giocati fin qui da Nicola.

Chiudiamo con un oggetto misterioso, questo Vilà che sembrava forte e promettente ma che per ora è riuscito a guadagnarsi soltanto una convocazione in panchina; il terzino ex Espanyol non è stato inserito nemmeno nella lista Champions a discapito di Inzaghi, infortunato e sicuramente indisponibile per l’Europa, che considerazione !

Il loro lavoro fin qui, soprattutto per alcuni, è stato più che soddisfacente; le loro prestazioni potranno crescere col tempo così che possano fornire al diavolo un valido aiuto e contributo, verso la conquista di qualche importante trofeo.

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