Osservazione, strategia e metodo. Fulvio Fiorin è una delle figure chiave del nuovo staff di Filippo Inzaghi e dopo un lungo percorso passato ad occuparsi del settore giovanile è arrivato il momento per lui del passaggio in prima squadra. “Dal 1991 faccio parte della famiglia Milan e penso che in questi anni ho meritato di poterne far parte. Per me significa realizzare il sogno della vita – ha confessato Fiorin – spero di ricambiare la fiducia di Pippo e della società e fare il meglio“. Fiducia che Fulvio si è sicuramente guadagnato sul campo. Fiorin viene tesserato come allenatore professionista nei settori giovanili iniziando dal Monza dove rimane dall’89 al 1991, anno in cui approda all’Ac Milan diventando allenatore dei Giovanissimi accanto a Giorgio Morini.
Alla sua prima esperienza in rossonero Fiorin incrocia il cammino con un certo Fabrizio Miccoli, con cui vince anche il campionato 91-92 grazie a 28 gol del futuro cannoniere del Palermo. Negli anni successivi viene conteso ancora col Monza. Nel ’95 torna infatti al suo primo club e vi rimane per quattro anni, nel 1999 passa di nuovo in rossonero e dopo una breve parentesi nel 2001 al Lecco, entra a far parte in via definitiva della famiglia Milan nel 2002, quando diventa allenatore responsabile degli Allievi Regionali. Il suo rientro inizia nel migliore dei modi, la stagione 2002-2003 si chiude infatti con la vittoria dello scudetto che gli Allievi conquistano battendo in finale la Roma per 2-0 con gol di Davide Barbieri e Adriano Marzeglia. Le soddisfazioni continuano anche in seguito quando nel 2004 Fiorn vince con gli allievi il Torneo Beppe Viola-Arco di Trento sempre contro la Roma. Questa volta si arriva ai calci di rigore, finisce 4-2 per il Milan e determinanti per la gioia dei rossoneri saranno la parata del portiere Facchini e l’ultimo gol messo a segno da Bottini.
Dalla stagione 2008-2009 passa alla guida degli Allievi Nazionali, nel 2010 diventa docente di Tecnica per Attività di Agonistica della Milan Academy e dal 2011 ricopre un nuovo ruolo all’interno del progetto rossonero dell’Academy, quello di Coordinatore tecnico dell’attività agonistica e di Responsabile tecnico. “Ho grande motivazione nel cercare di realizzare un progetto ambizioso, che vuole portare il settore giovanile ad essere innovativo, produttivo, formativo e competitivo – ha spiegato Fiorin dopo aver ottenuto il nuovo incarico – come coordinatore tecnico dell’area agonistica, assisto e sostengo gli allenatori sul campo e con diversi interventi operativi, mentre in qualità di responsabile tecnico dell’Academy mi occupo dello sviluppo e della ricerca, oltre che della formazione, nell’ambito tecnico e metodologico”.
Un doppio ruolo che sarà il preludio per gli anni accanto ad Inzaghi. Il campione rossonero lascia il calcio nel 2012 e viene nominato allenatore degli allievi Nazionali, iniziando insieme a Fiorin un’incredibile avventura verso le final eight al primo anno di collaborazione, poi il passaggio in quella successiva alla Primavera e la vittoria al Viareggio. Adesso l’arrivo tra i big. Fiorin è il nuovo osservatore-metodologo per Inzaghi, l’uomo da mandare oltre le linee avversarie per scoprire punti forti e debolezze, a cui chiedere consiglio e condividere punti di vista e strategie. La persona che trasforma gli obiettivi in realtà.